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VIETNAM

Aggiornamento: 26 apr 2020

Partiti per conoscere il Vietnam, tornati per conoscere noi stessi.

Dalle risaie di Sapa alle acque di Ha Long Bay, dalla vibrante vita notturna di Ha Noi ai rooftop di Ho Chi Minh, passando per scenari indescrivibili che lasciano attoniti turisti per la bellezza dei paesaggi locali e locali ormai abituati alla commozione dei turisti. Un paese che ha molto di meglio per cui essere ricordato che il solo fatto di essere stato l’unico territorio a regalare una sconfitta ai stelle e strisce.

Una nazione che oggi è riuscita a cacciar via la polvere e la miseria della guerra trascorsa e che si sta ritagliando il suo posto nell’economia asiatica, ormai fatta da colossi multinazionali. Una corsa contro il tempo che spinge la nazione alla stessa velocità a cui sfrecciano i motorini nelle strade della capitale.

A proposito di motorini. Come dimenticare le pluri volte in cui abbiamo rischiato di essere investiti da un local? Come cancellare il ricordo delle gare improvvisate tra normali cittadini possessori di un veicolo a due ruote? Che poi la domanda sorge spontanea: perché tutti vanno di corsa? E dove? Da cosa scappano? O cosa rincorrono? Forse nemmeno loro lo sanno, oppure sanno il fatto che la loro aspettativa di vita è circa 10 anni più corta di un qualunque paese europeo e quindi sentono la necessità di correre come se non ci fosse un domani.

Per attraversare il paese ci sono differenti opzioni, abbiamo incontrato turisti che hanno comprato un motorino nel sud del Paese per poi rivenderlo una volta arrivati a Nord. Altri hanno fatto il tutto nei night bus, scelta altamente sconsigliata se si è in possesso di tutti gli arti inferiori e se si è più alti della media vietnamita (circa 1metro e sessanta). Per quanto ci riguarda abbiamo visitato il paese in circa 3 settimane prendendo due aerei interni, il primo da Hanoi a Da Nang per poi ripartire verso Ho Chi Minh.


Hanoi. La vibrante capitale vietnamita è un crogiolo di strade affollate tutto il giorno, tutti i giorni. Sembra davvero che la gente non abbia altro da fare che salire in sella al proprio scooter e girovagare senza meta. Noi abbiamo soggiornato alle porte della città vecchia, centro nevralgico della vita notturna. Avete presente nodi di stradine ingarbugliate illuminate dalle classiche lanterne rosse, piene di gente e locali sempre aperti? Esatto, la parte vecchia di Hanoi è esattamente questo. Non perdete tempo a cercare su Booking il miglior ristorante della zona, entrate in uno dei tanti ristoranti dell’Old Town e non titubate dinnanzi alla proposta di sedervi su un minuscolo tavolino di plastica e sgabelli dimensioni Barbie. Lasciatevi consigliare il cibo dai local, così facendo scoprirete che "Pho Bo", "Gà kho", " Bánh Xèo" non sono pokemon ma piatti di una tradizione millenaria.

Tra i MUST da vedere in città, c’è sicuramente il tempio Ngoc Son sul Lago Hoan Kiemil e l’immenso Mausoleo dedicato ad Ho Chi Minh.

Last but not least, lo spettacolo di marionette sull'acqua al Thang Long Water Puppet Theatre: marionette di umani, mostri, draghi e pesci saranno pronti ad accogliervi e ad entusiasmarvi per un'intera ora.


Sapa. Se si potesse controllare la wish list di tutti i backpacker (e non) che hanno viaggiato in Vietnam, sicuramente questo luogo è tra le prime righe. Ci sono diversi modi per arrivare qui partendo da Hanoi: treno e autobus sono i due mezzi più comuni. Noi decidemmo di viaggiare con il secondo, incuranti del fatto che a distanza di anni avremmo continuato ad avvertire dolori alle ginocchia. Una volta arrivati, siamo stati accolti dalla gente del posto in cerca di elemosina, donne e bambini vestiti con abiti super colorati e dalle fantasie più varie che sembrano essere usciti dall’armadio delle Cronache di Narnia. Dileguati dai local, ci dirigemmo verso quella che sarebbe stata la nostra sistemazione per la notte. Per tutti coloro che verranno a Sapa i nostri consigli sono essenzialmente due. Il primo è di cercare alloggio in casa di gente che abita queste terre. Lasciatevi sorprendere dalla semplicità delle persone del luogo, la loro cordialità vi farà dimenticare la mancanza di un materasso comodo come anche il fatto che le pareti di legno hanno buchi così grossi da farvi intravedere quello che c'è all'esterno. Il secondo consiglio è quello di perdervi nelle risaie; avrete così modo di ascoltare le storie di persone nate e cresciute in quei luoghi senza mai avere la fortuna (o sfortuna) di poterli abbandonare, bambini nudi che corrono lungo i corsi d'acqua, paesaggi così sorprendenti da non sembrare reali.


Ha Long Bay. 1600 isole abitate esclusivamente da scimmie e uccelli. Un paradiso terrestre visitabile con differenti navi da crociera: alcune di queste garantiscono un tour in giornata in questo crogiolo di isole; ma il nostro consiglio è quello di prendervi alcuni giorni di relax per riposarvi dal caos di Hanoi. Noi optammo per una crociera di 3 giorni, durante i quali avemmo la possibilità di veder nascere il sole direttamente dal pontile della nave, mangiare pesce fresco, fare snorkeling, visitare un villaggio flottante di pescatori e infine kayak. In questa maniera raggiungemmo alcune delle isole della baia, erano tutte abbandonate e la sensazione era quella di essere arrivati sull'isola sperduta di Robinson Crusoe, ma senza il timore di cannibali pronti a divorarci (l'unica vera preoccupazione fu quella di aver dimenticato la crema solare).


Da Nang. Cavalcando l'onda del relax cominciata nella baia di Ha Long, decidemmo di prolungare il nostro viaggio verso Da Nang per cavalcare le onde di My Khe beach (10 km di costa con spiagge poco frequentate dalla gente del posto se non dopo le 5pm). Se anche voi, come noi, siate fan sfegatati di Dragoon Ball, rimarrete senza parole nel vedere che il drago Shenron esiste realmente e si trova in questa città. Il Dragoon Bridge è un ponte lungo più di mezzo chilometro, con le sembianze di un vero drago. Durante la sera il ponte ospita diversi venditori ambulanti pronti a farvi assaporare il miglior street food della città; ma il nostro consiglio è quello di attraversarlo durante il weekend quando oltre ad illuminarsi inizia a sputare acqua e fuoco dalla bocca.


Ho Chi Minh. Se ci dovessero chiedere qual è la capitale per eccellenza per la night life non avremmo dubbi: Ho Chi Minh. Rooftop, piscine sui roof top, bar sui roof top...e ancora roof top sapranno regalarvi notti insonne, non facendovi affatto rimpiangere le notti brave a Las Vegas, Ibiza o Miami. Personalmente ho ricordi vaghi di quelle notti, ricordo solo Jack Daniel alla goccia e una fuga memorabile dal Glow Skybar Saigon per non pagare un conto con troppi zero. Tra le attrazioni da non perdere in questa città, c'è sicuramente il Museo della Guerra; un vero e proprio museo degl orrori dove la cosa più terrificante è il fatto che è tutto successo realmente in un passato non così tanto passato.

Delta Mekong. Raggiungibile in macchina da Ho Chi Minh, si tratta di un vero e proprio intrigo di fango e acqua dove si incontrano nove fiumi, non a caso è conosciuto come il fiume dei nove dragoni. Il mercato galleggiante di Cai Rang è senz'altro l'attrazione più famosa: pesce fresco, frutta di ogni tipo, carne e liquore di serpente sapranno senza dubbio catturare la vostra attenzione. Tra le tante attività realizzabili, noi decidemmo di goderci un pranzo a bordo di un'imbarcazione tipica e fare un giro in bicicletta nella provincia di Ben Tre. Terminata la nostra escursione, tornammo ad Ho Chi Minh per imbarcarci sull'aereo di ritorno. Poche parole scambiate sul volo per Milano, forse stanchezza o forse semplicemente stavamo ancora realizzando quale avventura avevamo appena realizzato in un luogo dove il surreale diventa reale.








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