Carnevale nella terra di Pablo Escobar e Shakira.
Gli unici cartelli che vedrete, sono quelli stradali! Se quando pensate a questo Paese avete in mente traffici di cocaina, sequestri di persona, aerei che esplodono sulle note di canzoni neomelodiche...spegnete Netflix. La Colombia è la meta per tutti coloro che cercano il compromesso perfetto tra paesaggi paradisiaci e feste infernali. Tornati da un viaggio in Asia, ogni volta ciò che più ci colpisce è la gentilezza della gente, rientrati dalla Colombia difficilmente potremo dimenticare la loro “Joya”. Non conta come sia andata la giornata, non importa se hai carte di debito o solo debiti, la sera ci si riversa tutti per strada per ballare Salsa e bere birra Aguila. Essere colombiano è un mind set, o lo sei o non puoi nemmeno tentare di imitarli. Diffidate dalle imitazioni. La Colombia è un paese vivo, effervescente e noi l’abbiamo visitato nel suo periodo più spumeggiante: il carnevale.
Barranquilla. È stata la prima città che abbiamo visitato e probabilmente in un normale periodo dell’anno sarebbe stata l’ultima di una lista infinita. La città non ha assolutamente nulla per cui vale la pena visitarla per 362 giorni l’anno. Invece, tutto cambia se state viaggiando in Sud America nel periodo del carnevale. Tanti colombiani e ancora pochi turisti stranieri si riversano a Baranquilla per questo lungo weekend. La città assopita si sveglia dal letargo e all’improvviso ricorda di aver dato i natali a Shakira. Di giorno e di notte le scuole di danza si sfidano a colpi di salsa, nella strada principale della città viene allestito una sorta di Sambodromo che alla lontana ricorda quello dei cugini brasiliani di Rio de Janeiro. Il nostro consiglio è quello di accapararvi i biglietti per il sambodromo prima di arrivare a Barranquilla, ma sappiate che il vero divertimento non ha prezzo. Sarà sufficiente uscire dal vostro alloggio e camminare per strada: non dovete cercare il Carnevale, sarà lui a trovare voi.
Cartagena. Passeggiare tra le vie di questa città è davvero come fare un viaggio nel tempo senza dover prendere alcuna macchina di “ritorno al futuro”. Cartagena rappresenta il perfetto connubio tra città coloniale e feste senza fine. Tutti gli edifici del centro storico conservano le facciate della prima costruzione, e i loro rooftop ospitano local e turisti che fanno festa 7 giorni alla settimana. Molte sono anche le case coloniali che sono state riadattate ad albergo: stanze enormi, tetti altissimi e cortile interno con giardini e fontane (il nostro consiglio è di alloggiare in una di queste). Di giorno le migliori attività sono due:
free walking tour della città fortificata, per poter ammirare la piazza dell’Orologio, il pittoresco quartiere di San Diego fino ad arrivare alla cattedrale di San Pedro Claver;
oppure per gli amanti del relax e dello snorkeling, è possibile prenotare un’escursione alle isole del Rosario. Vi consigliamo di comprare i biglietti il giorno prima direttamente in uno dei tanti shop che si affacciano sul porto o più semplicemente sul sito di Get Your Guide.
Il modo migliore per cominciare il preserata è sorseggiare un cocktail in uno dei tanti bar che si affacciano sul lungomare, per poi riversarsi nella Plaza del Juez. È qui che prendono vita tutte quelle avventure di cui parlerete nei giorni a venire con i vostri amici. Tra tutti i rooftop e i locali dell’old town, imperdibile è il Caffe havana: provare per credere.
San Andres. Quest'isola viene descritta come un paradiso in terra dalla Lonely Planet: acque cristalline, gayser, coste percorrabili con motocicletta, palme ovunque, camaleonti gigantheschi, spiagge bianchissime...ma non esiste paradiso senza un angolo peccaminoso. La sua isola più famosa è Johnny Cay: le sue acque sono così cristalline che le barche sembrano fluttuare nell’aria ma i traghettatori sono totalmente incuranti della bellezza in cui vivono che versano in mare plastica e taniche di gasolina necessarie per i motori delle loro lance. Inoltre, sopratutto durante il weekend, tantissimi turisti e local si riversano sulle piccole isole difronte la costa e le affollano a tal punto che diventa inutile aver portato l’asciugamano per sdraiarsi a prendere il sole.
Medellín. Mai come in questa città abbiamo preso misure di sicurezza così eccessive. Usciti dall’albergo eravamo un misto tra homeless e mariachi messicani: sneakears, pantaloncini da torneo di calcetto, canotta della salute e cappello di paglia, no cellulari e orologi. Chiusa la porta della nostra stanza eravamo pronti al peggio. Ovviamente tanta fatica e timore per nulla. Oggi Medellín è una città sicura e accogliente. Anche qui il nostro consiglio è quello di approfittare di uno dei tanti free walking tour per visitarla: così facendo scoprirete il Centro Storico, il mercato municipale e Piazza Botero (dedicata al celebre scultore colombiano). Il nostro posto preferito è stato senza dubbio Comuna 13. Ogni giorno questa favela ospita decine di turisti, al contrario tra gli anni '80-'90 ospitava sparatorie, traffici di droga e lotte clandestine. Oggi è divenuta un centro di integrazione per ragazzi di strada: arte, cultura, balli, musica e graffiti si mescolano tra loro in un connubio che non stona. Grottesco il fatto che ci siano delle scale mobili che attraversano l’intera favela e ti portano fino ad un punto panoramico dove la vista è a dir poco mozzafiato.
Arrivare a Medellín, senza passare da Guatapè y el Peñol, sarebbe come fare l’intero cammino di Santiago e non vedere la Cattedrale de Campostela. Il nostro consiglio è quello di prendere l’autobus da Medellín di buon mattino; in meno di due ore sarete arrivati a destinazione. Mai nella nostra vita avremmo pensato che un lago artificiale potesse essere così bello; la vista dalla cima del Peñol ripaga totalmente i 720 scalini necessari per conquistare la vetta. Per tutti gli influencer, travel blogger e travel trotter, immancabile è una foto nella città colorata di Guatapè.
Bogotá. I nostri posti preferiti nella capitale colombiana sono stati: il quartiere del La Candelaria per le sue case coloniali e Plaza Bolivar dove potrete ammirare le esibizioni di tanti artisti di strada. Immancabile è anche una visita al Santuario di Monserrate: il miglior punto panoramico per ammirare i mille volti di questa città. Ma la vera attrazione la troverete nella maggior parte dei ristoranti di Bogotá: il Chicaron. Per tutti gli amanti della notte doveroso consigliare Andrés Carne de Res. Cosa sia questo posto, non lo sappiamo nemmeno noi...pur essendoci andati tutte le sere in Bogotá. Possiamo solo dire che è il miglior modo per salutare la Colombia prima di lasciarla.
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